Ottobre 2010
Il «problema» delle pensioni è una grande truffa, volta a farci ingoiare misure il cui obiettivo è affatto semplice: farci sgobbare di più, più a lungo, e pagarci di meno... per meglio riempire le tasche dei padroni. Reagire è naturale...
Non si tratta di difendere un sistema pensionistico marcio, o di salvaguardare pretese «conquiste» che ci costringono a lavorare 40 anni, con la sola speranza di potere, alla fine, crepare in santa pace: sprecare la vita a guadagnarsi da vivere. Si tratta di difendersi contro questa nuova offensiva dello Stato e dei capitalisti.
Da che mondo è mondo, la migliore difesa è l'attacco; dunque, riprendiamo il controllo dei nostri interessi!
Scavalchiamo i cani da guardia! Basta coi sindacati, che cercano di controllare il movimento a forza di manifestazioni straccione e pallose, per apparire responsabili e seri, e andare poi negoziare le briciole coi ministri! Basta coi partiti, che pensano soltanto alle loro elezioni e che, se fossero al governo, attuerebbero le stesse riforme!
Reagiamo!
Non seguiamo più le regole del loro gioco!
Non seguiamo più le regole del loro gioco!
Lo sciopero è un'arma a nostra disposizione per bloccare l'economia e colpire i nostri nemici là dove fa più male: nel portafoglio.
Lo sciopero non libera solo tempo, ma anche cervelli; per riflettere, discutere, organizzarsi e agire collettivamente, al di là delle categorie professionali: comitati di sciopero, Assemblee Generali interprofessionali, Assemblee Generali di lotta, comitati di quartiere, gruppi di affinità, azioni dirette, picchettaggi, occupazioni, e tutto ciò che si può immaginare per uscire dal quadro sclerotizzato che ci viene imposto.
Lo sciopero non libera solo tempo, ma anche cervelli; per riflettere, discutere, organizzarsi e agire collettivamente, al di là delle categorie professionali: comitati di sciopero, Assemblee Generali interprofessionali, Assemblee Generali di lotta, comitati di quartiere, gruppi di affinità, azioni dirette, picchettaggi, occupazioni, e tutto ciò che si può immaginare per uscire dal quadro sclerotizzato che ci viene imposto.
A noi, il compito di passare all'offensiva e di essere incontrollabili!
È questo che fa paura al potere.
È questo che può farlo vacillare.
Per un movimento reale che abolisca lo stato di cose presente, rompiamo gli argini!
Lavoratori, disoccupati, studenti, liceali...
CONTRO LO STATO, I PADRONI, I PARTITI, I SINDACATI!
TUTTI IN PIAZZA!
La lotta è classe contro classe!
La lotta è classe contro classe!
Scioperi, picchetti e tutto ciò che è necessario...
[Dal sito Des Nouvelles Du Front; trad. it. Lmjf]
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