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A proposito di Marinus van der Lubbe. La Sinistra comunista e l’incendio del Reichstag, In appendice: Dino Erba, La resistibile ascesa di Adolf Hitler, All'Insegna del Gatto Rosso, Milano, 2011. 72 pagine, 5 euro.
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Il 27 febbraio 1933, il giovane comunista olandese Marinus van der Lubbe incendiò il Reichstag, sede del parlamento tedesco. Il suo gesto nasceva come protesta contro la violenta politica anti proletaria attuata dal regime nazista, al potere dall’inizio dell’anno. Con questo gesto, van der Lubbe avrebbe voluto accendere la miccia della lotta. Avvenne il contrario, la repressione si inasprì. Soprattutto perché, ancor prima che tale conseguenza fosse palese (e si potesse affrontarla), il giovane olandese fu colpito da una violenta campagna di calunnie, che si protrassero negli anni. La regia era nelle mani di quell’Internazionale comunista, che avrebbe dovuto organizzare la lotta dei lavoratori contro il nazismo; contribuì invece a disarmarli. In quei cruciali momenti, la figura di Marinus van der Lubbe divenne emblematica: fu il punto discriminante tra chi intendeva tenere viva la lotta proletaria per la rivoluzione comunista e chi invece scivolava sempre più sulla china dei compromessi con la borghesia, democratica o fascista.
Solo poche voci si levarono in difesa di Marinus van der Lubbe: i comunisti di sinistra olandesi, gli anarchici e alcuni sparuti ambienti radicali. Ma anche la Sinistra comunista «italiana», che sostenne posizioni poco note, sebbene si fondassero su una raffica di inoppugnabili argomenti.
Il libro propone gli articoli apparsi su «Prometeo», quindicinale della Frazione di Sinistra del PCd’I, pubblicato in Francia e in Belgio dal 1928 al 1937. Gli articoli, seguendo passo passo le vicende processuali, offrono un’attenta esposizione analitica degli avvenimenti e confutano l’impianto giuridico, che infamava van der Lubbe. Sul piano teorico e politico, il filo conduttore è il rapporto tra la violenza individuale e la violenza di «massa», che ebbe il suo risolutivo banco di prova proprio di fronte all’incendio del Reichstag. L’atteggiamento assunto dal Partito comunista tedesco (e in generale dal Komintern) segnava il culmine di una parabola costellata di criminali sbandate che, di cedimento in cedimento, disarmò il proletariato e favorì il trionfo nazista.
In Appendice, tira le fila di quegli avvenimenti il saggio di Dino Erba: La resistibile ascesa di Adolf Hitler. Cui segue l’articolo di «Prometeo»: La situazione in Germania. Terrorismo ed azione di masse, del 31 luglio 1932, che illustra la posizione della Sinistra comunista «italiana» sulla lotta al fascismo, nella specifica situazione che precedette la vittoria elettorale di Hitler.
Nella Bibliografia, tutti gli articoli di «Prometeo» e «Bilan» sulla Germania, dal tramonto di Weimar all’ascesa e affermazione del nazismo.
Solo poche voci si levarono in difesa di Marinus van der Lubbe: i comunisti di sinistra olandesi, gli anarchici e alcuni sparuti ambienti radicali. Ma anche la Sinistra comunista «italiana», che sostenne posizioni poco note, sebbene si fondassero su una raffica di inoppugnabili argomenti.
Il libro propone gli articoli apparsi su «Prometeo», quindicinale della Frazione di Sinistra del PCd’I, pubblicato in Francia e in Belgio dal 1928 al 1937. Gli articoli, seguendo passo passo le vicende processuali, offrono un’attenta esposizione analitica degli avvenimenti e confutano l’impianto giuridico, che infamava van der Lubbe. Sul piano teorico e politico, il filo conduttore è il rapporto tra la violenza individuale e la violenza di «massa», che ebbe il suo risolutivo banco di prova proprio di fronte all’incendio del Reichstag. L’atteggiamento assunto dal Partito comunista tedesco (e in generale dal Komintern) segnava il culmine di una parabola costellata di criminali sbandate che, di cedimento in cedimento, disarmò il proletariato e favorì il trionfo nazista.
In Appendice, tira le fila di quegli avvenimenti il saggio di Dino Erba: La resistibile ascesa di Adolf Hitler. Cui segue l’articolo di «Prometeo»: La situazione in Germania. Terrorismo ed azione di masse, del 31 luglio 1932, che illustra la posizione della Sinistra comunista «italiana» sulla lotta al fascismo, nella specifica situazione che precedette la vittoria elettorale di Hitler.
Nella Bibliografia, tutti gli articoli di «Prometeo» e «Bilan» sulla Germania, dal tramonto di Weimar all’ascesa e affermazione del nazismo.
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